Finalmente posso riprendere in mano un progetto che mi ha sempre affascinato, ma che -per varie & eventuali- ho dovuto rimettere nel cassetto più volte nella mia vita: costruire un piccolo laghetto artificiale!

Agli Inversini di Lusernetta, nei terreni della cascina Gerard Gravier, avevamo un piccolo laghetto… cui però mi era interdetto l’accesso! Da quanto mi raccontò mia madrina, mio zio -da bambino- ci finì dentro un gennaio degli anni ’50, seguito rottura del ghiaccio che lo ricopriva, rischiando la vita… e così la zona fu interdetta inderogabilmente ai bambini della zona. Cos’è però più ambito del proibito? Così io da piccolo, appena riuscivo a sgattaiolare via dalla “supervisione degli adulti”, andavo a giocare con i girini, gli avanotti e le canne di bambù! Dal 2004 quei terreni sono di mia proprietà ma, non avendo più nessuno rimosso il limo portato dal lento scorrimento delle acque, il laghetto non esiste praticamente più.😥

Poi nel 1990/91, trasferitici da Bricherasio nella nuova casa vicino alla piazza del paese, mio padre fece venire un’impresa per intubare la “bialera” (il canale irriguo) che passava nell’orto e per scavare il terreno per le fondamenta del muraglione di recinzione in cemento armato. Io colsi l’occasione per far realizzare un piccolo laghetto dove speravo di poter allevare qualche pesce, anguille e coltivare qualche pianta lacustre. Ma dopo una sola stagione, resoci conto che quando la “bialera” scorre a pieno regime porta via tutto con l’impetuosità delle sue acque, anche questo lagetto sparì: fu intubato e divenne il passo carraio per raggiungere l’orto!😥

Nel 1993/94 mi innomorai perdutamente della valletta di Timoteo, sul confine con Bibiana, alle spalle dei boschi di famiglia sul Moncucco. Qui c’era un piccolo stagno alimentato da una sorgiva sotterranea che, con pochi lavori, sarebbe potuto divenire un bellissimo laghetto naturale. Ma mio padre non mi diede il benestare di acquisire quella proprietà semidiroccata… e il sogno finì presto!😥

Nel 2004 proposi ai miei suoceri di realizzare un piccolo laghetto nel grande giardino della casa di Pianezza. Arihanna aveva da anni le sue tartarughe da seguire e io pensavo che coltivare ninfee e fiori di loto avrebbe abbellito la casa e che allevando gambusie e carpe koi non avremmo avuto problemi con le zanzare. Ma il progetto fu cassato e, dato che il giardino è sempre stato di loro esclusivo utilizzo, ovviai al rifiuto creando due zone dedicate nella nostra grande mansarda: una dentro per i mesi freddi e una su un terrazzo per i mesi caldi, con vasca d’acqua per nuotare e una zona di terraferma per sgambare e prendere il sole.😥

Ora finalmente dovremmo esserci: tra il 2023 e il 2024, finiti i grandi lavori di ristrutturazione dell’Eremo ElGram, voglio realizzare un laghetto nell’area tra il giardino d’inverno e l’orto delle erbe aromatiche. Credo la posizione sia corretta, avrò acqua dalle grondaie per riempirlo senza il problema del cloro, coltiverò un po’ di piante tipiche, alleverò gambusie e carpe koi e potranno sgambare in sicurezza le tartarughe di Arihanna (che ormai sono con noi da 30 anni!!!) e si faranno qualche nuotata anche i tre rospi che vedo spesso vicino le vasche di raccolta acqua. Sicuro sarà un lavoraccio: perchè non c’è la possibilità di fare lavorare un escavatore (e quindi dovrò farlo a mano)… ma, come dico sempre, “è tutta palestra”! 😆

Per iniziare ho preso le misure dell’area e ho salvato due articoli molto chiari che illustrano bene come dovrò procedere! STAY TUNED!

Ieri sera ho iniziato ad abbozzare un progetto, fatto tesoro di quanto letto online. Ho pensato a qualcosa di semplice ma con delle sinuosità che lo rendano gradevole alla vista. Due livelli sotto al piano terra per mettere a dimora i diversi tipi di pianta nella parte destra (in fondo, guardando dalla zona di accesso all’area). Un’area centrale profonda 80-100 cm per evitare il congelamento dell’acqua in inverno (per i pesci ospitati). Una zona frontale meno profonda ma ampia per godersi pesci e tararughe:

11 maggio 2023, inizio a delimitare i confini del laghetto con un tubo di gomma. 

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13 maggio 2023, inizio lo scavo. 

 

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24 giugno 2023, seconda sessione di scavo. 

 

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26 giugno 2023, terza sessione di scavo. 

Ho fatto la conversione. 72 secchi da 14 litri sono 1 metro cubo. E 1 metro cubo di terra argillosa asciutta sono 2000 kg, ovvero 20 quintali, ovvero 2 tonnallate! Lavoro pesante, eh?! ^^
Metri cubi a Litri (Cambia unità) 1008L= 1.008000m³

 

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27 giugno 2023, quarta sessione di scavo. 

Quarta sessione di scavo. Altri 34 secchi da 14 litri. Siamo a 106. Ho finito di delimitare il perimetro con profondità cm 30. A spanne sarà poco meno di m 6×3 agli estremi delle curve.

 

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1 luglio 2023, verifica dei piani

In queste sere mi sono guardato un po’ di video e ho letto un po’ di articoli. Ora ne avrò ancora per un mese o più per finire lo scavo, ma poi dovrò ragionare su questi punti:

  1. Devo usare telo in PVC o EPDM?
  2. Sul fondo, sopra il telo, dovrò mettere sassi e ghiaione o lasciare solo il telo?
  3. Sul bordo appoggerò pietre di Luserna (come quelle per la pavimentazione cortili) o tufo o mattoni pieni antichizzati o piastrellone, etc.?
  4. Il laghetto è abbastanza grande da permettere la formazione di un microclima autonomo (da pulire una volta l’anno) o devo mettere pompa e filtro?
  5. Dovrò poi scegliere le piante da acquistare e dove.

Le piante acquatiche possono essere divise in tre categorie:

  • piante ossigenanti;
  • piante palustri;
  • piante galleggianti.

Con le piante giuste e test periodici dell’acqua potresti anche fare a meno di pompe e filtri.

Le piante ossigenanti

Le piante ossigenanti crescono sott’acqua. Trasformano la CO2 disciolta e producono ossigeno. Sono importantissime per l’equilibrio biologico dello stagno ed estremamente utili per mantenere l’acqua limpida. Per crescere bene hanno bisogno di acqua piuttosto dura, di luce, di una temperatura ideale compresa tra 12 e 25°C, e di un buon livello di CO2.

Tra le più note piante ossigenanti ci sono:

  • Elodea densa, adatta a laghetti di medie e grandi dimensioni;
  • Elodea canadensis, robusta e semplice da coltivare, adatta ad ogni tipo di laghetto;
  • Myriophyllum crispatum, resistente alle basse temperature;
  • Vallisneria gigantea, con lunghe foglie verdi nastriformi;
  • Ceratophyllum demersum, ha lunghi steli aghiformi e cresce bene in acque stagnanti;
  • Najas major, si adatta molto bene ad acque fredde e poco mosse;
  • Eleocharis acicularis, indicata per acque poco profonde, massimo 25 cm.

Le piante palustri

Le piante palustri si coltivano lungo i bordi del laghetto. Sono interessanti dal punto di vista estetico e importanti anche per l’equilibrio biologico dello stagno perché contribuiscono alla sua fitodepurazione.

Prendono nutrimento attraverso le radici come le piante terrestri ma hanno bisogno di molta acqua. Possono avere portamento eretto o strisciante. Sceglile tenendo conto del clima della zona e della profondità d’impianto.

Ecco alcuni esempi di piante palustri per laghetto ornamentale:

  • le Ninfee, regine dei laghetti, amano posizioni soleggiate e acque piuttosto calde;
  • gli Iris palustri, apprezzati per le abbondanti fioriture;
  • Carex riparia, graminacea rizomatosa che può essere piantata fino a 20 cm di profondità;
  • Cyperus papyrus, noto anche come Papiro, è una pianta elegante e decorativa che teme però il gelo;
  • Equisetum palustris, pianta tappezzante che resiste molto bene al gelo;
  • Colocasia, chiamata anche Orecchie d’elefante, è una pianta palustre dalle foglie molto grandi, non adatta ai climi rigidi;
  • Calla palustris, produce una bellissima infiorescenza a spadice avvolta da una vistosa spata bianca;
  • Pontederia cordata, fiorisce in estate con fiorellini raccolti in spighe di colore viola o blu.

Le piante galleggianti

Le piante galleggianti hanno foglie piene d’aria che permettono loro di galleggiare. Assorbono i nutrimenti attraverso le radici sospese nell’acqua. Scenografiche e poco esigenti in termini di qualità dell’acqua, prelevano CO2 direttamente dall’aria e crescono rapidamente anche in condizioni ambientali sfavorevoli. Sono indispensabili per l’equilibrio biologico e per mantenere il laghetto limpido, ma bisogna limitarne lo sviluppo eccessivo che potrebbe togliere luce alle piante ossigenanti.

Tra le specie più interessanti ci sono:

  • Azolla caroliniana, piccola felce acquatica dalle foglie vellutate molto decorative;
  • Azolla filiculoides, simile alla precedente, con foglie che diventano rosse in autunno;
  • Lemma minor, detta anche lenticchia d’acqua, ha un rapido sviluppo spesso difficile da contenere;
  • Hydrocharis morsus-ranae, con piccoli fiori bianchi, somigliano a ninfee in miniatura;
  • Trapa natans, chiamata anche Castagna d’acqua perché produce in autunno semi simili a castagne;
  • Salvinia auricolata, chiamata anche Erba pesce, è una felce galleggiante che diventa infestante in acque ricche di sostanze organiche.

6. Dovrò poi decidere se allevare qualche carpa koi o pesce rosso e/o gambusie (ieri ho letto articolo contro le gambusie, che io davo per scontate).

Alcuni pesci, come le Gambusie, vengono ritenute utili per il controllo biologico delle larve di zanzara. I pareri scientifici sono però discordanti perché questo pesce è invasivo, si riproduce rapidamente, consuma grandi quantità di ossigeno peggiorando la qualità dell’acqua, produce molti rifiuti ed è anche un grande predatore di uova di altre specie di pesci o di anfibi.

Se nel laghetto vuoi ospitare la fauna selvatica, rane e altri anfibi, libellule ecc., dovresti evitare di introdurre le Gambusie.

 

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7 luglio 2023

Nel frattempo io sono alla quinta sessione di scavo del #laghetto (con parallelo sviluppo dell’impianto di irrigazione a goccia nel giardino). Altri 20 secchi da 14 litri. Siamo a 126.

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3 agosto 2023

Stasera niente sole caldo e zanzare, posso quindi dedicare due ore alla sesta sessione di scavo del #laghetto (con parallelo sviluppo dell’impianto di irrigazione a goccia nel giardino). Altri 20 secchi da 14 litri. Siamo a 146.Nel punto più profondo sono a 70 cm: magari scendo ancora di 10 e va bene così!

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2 settembre 2023

Terminati il caldo e le piogge eccezionali… è tempo di riprendere in mano #piccoepala e di proseguire la realizzazione del #laghetto dell’ #eremoelgram !
Osservavo che devo modificarlo in un punto perché, con la nuova versione del progetto che prevede bordo in blocchi di tufo, rimane troppo poco spazio per il passaggio e la manutenzione.

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5 settembre 2023

Ottava sessione di #scavo per creare il #laghetto dell’ #ortobotanicoelgram : altri 16 secchi da 14 litri, quindi siamo a 182. Ho finito il bordo (sul quale appoggerò blocchi di tufo) e fatto una #rampa a sinistra per agevolare entrata/uscita di rettili, anfibi, uccellini, topi, etc (ho letto che negli invasi senza scivolo muoiono annegati molti animali con loro pena e conseguenze decomposizione). Adesso devo posare l’ultima linea dell’ impianto di irrigazione cosi poi poso sul tubo l’ultima terra scavata

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10 settembre 2023

Ci siamo! Lo scavo del laghetto è (di massima) concluso! Nove sessioni di scavo in 4 mesi circa (mi sono fermato più volte per pioggia e caldo eccezionali) e ho spostato 215 secchi da 14 litri caduno di terra argillosa (usati per comprire i tubi dell’impianto di irrigazione).
Ora leggo online che 1 metro cubo di terra argillosa asciutta pesa 1.500 kg. Quindi 3.010 litri sono 3 metri cubi che sono 4.500 kg ovvero 45 quintali o 4,5 tonnellate. Diciamo che tra le 3 tonnellate di legna il mese scorso e le 4,5 di terra… questa estate ho fatto palestra! 🏋️💪

 

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17 settembre 2023

Iniziamo a posare la rete per impedire a talpe, topi, etc di bucare il telo del #laghetto . Pensavo di doverne acquistare… e invece ho ancora gli scampoli di quella che usai per mettere in sicurezza i balconi e terrazzi della casa di Pianezza per i gatti. Ora devo però acquistare tessuto non tessuto 300 g/m o feltro e poi dei picchetti a U per fermare il tutto…

 

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02 ottobre 2023

Donato il sangue all’AVIS la mattina, nel pomeriggio mi sono detto “rifinisco lo scavo e magari faccio il pozzetto di pescaggio per il filtro… così è fatto!” e poi ho lavorato sino all’ora di cena (con Ary che mi ha aiutato)! Ho tolto ancora 7 secchi da 14 litri di terra (e così siamo arrivati a 222) grattando e rifinendo gli spigoli e ripulendo il fondo (la pioggia ha trasportato giù un po’ di terra dai bordi). Poi ho scavato il pozzetto per posizionare il pescaggio del filtro: cm 60 x 50 profondo cm 25. Ora nel punto più profondo il lago è quasi 130 cm!

Il pomeriggo era caldo, c’era luce e allora ho iniziato a posare la rete contro i roditori e gli insetti con sopra il feltro, il tutto fissato con chiodi a U in acciaio. Un lavoro lungo e non così semplice, ma fattibile… e così, pezzo dopo pezzo, ho ricoperto tutta la superficie. Ora che piova, nevichi o si alzi il vento, rimarrà tutto fermo pronto per il telo finale.

 

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03 ottobre 2023

 

 

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04 novembre 2023

In questo mese ho raccolto informazioni su come compiere correttamente gli ultimi passi per completare il laghetto. Telo, bordi e sistema di filtraggio in primis. Poi a eventuali luci, piante e pesci ci penseremo più avanti.

Per quanto riguarda il telo, in zona i quattro possibili distributori vendono solo PVC. Ma ho letto da più parti che è meglio spendere il doppio ma acquistare un telo in EDPM (più spesso e resistente). Ho poi preso i contatti con un’azienda emiliana che mi ha dato una consulenza online e mi ha illustrato le differenze tra EPDM Firestone (la ditta degli pneumatici) PONDEASY da 0.8 mm e PONDGARD da 1 mm.  Il bordo lo realizzerò con blocchi di tufo.

Ho poi studiato come portare acqua, il troppo pieno, l’attacco alla corrente elettrica e il sistama di filtraggio che, se non cambio ancora idea, sarà composto da due moduli: Skimmer presa acqua con filtro e Cascata con filtro e pompa.

 

25 novembre 2023

Ho ri-scritto alla ditta che vende telo e filtri. Ho preso accordi con il giardiniere per blocchi di tufo e terra. Ho trapiantato l’ibiscus che c’era dove voglio mettere il trimmer. Ci siamo quasi!

 

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1 Marzo 2024

Finita la pausa invernale, oggi è arrivato da Bologna il corriere con telo EPDM, filtri e accessori vari!

 

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19 Marzo 2024

Il giardiniere mi ha portato i 60 blocchetti di tufo e il tubo da 50 mm per collegare cascata e skimmer.

 

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06 Aprile 2024

Assemblo i filtri.

 

 

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07 Aprile 2024

Scavo per interrare filtri e tubo di raccordo.

 

 

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08 Aprile 2024

Acquisto raccordi, mi informo per pompa e la sera controllo che i raccordi montino correttamente.

 

 

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Costruire un laghetto in giardino: ecco la guida step by step

Il giardino acquatico è una soluzione che mette d’accordo grandi e piccini: infatti, gli adulti possono dare vita a una splendida e ornamentale area relax, dove poter ascoltare il dolce suono dell’acqua che scorre; i bambini, invece, si divertono ad ammirare i pesciolini che nuotano in un habitat per loro ideale. Sia nei giardini di grandi metratura che in quelli di dimensioni ridotte, il laghetto crea un’atmosfera romantica e originale, che unisce tutta la famiglia.

Ma proprio perché, di fatto, si tratta di realizzare un ecosistema di flora e fauna nel nostro salotto all’aperto, è fondamentale prestare attenzione ai dettagli. Seguendo accortezze particolari, il laghetto sarà bello ai nostri occhi e congeniale alla vita di piante e animali. Quali elementi considerare, quindi? Questa guida approfondisce le modalità con cui costruire un laghetto in giardino.

Quando e dove costruire un laghetto?

Prima di avviare i lavori di scavo, è essenziale studiare la location ideale del laghetto e il periodo dell’anno migliore per dedicarsi alla sua realizzazione. Si tratta, infatti, di un’area caratterizzata dalla biodiversità e, come tale, deve rispondere perfettamente ai tempi di sviluppo di flora e fauna.

Generalmente, il giardino acquatico viene realizzato alla fine dell’inverno e in primavera: le piante acquatiche hanno così il tempo di ambientarsi e svilupparsi, in vista dell’estate, periodo in cui fioriscono.

Per quanto riguarda, invece, la posizione, è sempre preferibile sviluppare il laghetto a sud, sud-est sud-ovest. Questa scelta è dettata dalla necessità di disporre di un’area non eccessivamente soleggiata, onde evitare il proliferarsi delle alghe. Per questo, il laghetto viene normalmente collocato all’ombra di un albero sempreverde o nelle vicinanze di siepi, staccionate o muri perimetrali.

Evitiamo di costruire il laghetto proprio al di sotto di alberi caduchi: in autunno, le foglie cadrebbero copiose nell’acqua e i lavori di manutenzione e di pulizia dovrebbero essere più frequenti.

Come si costruisce un laghetto?

#1 Disegna sul terreno il profilo del laghetto

Definiamo fin da subito i confini del laghetto, disegnandone la forma sul terreno. Generalmente, vengono preferite le linee morbide, perché garantiscono una migliore stesura del telo impermeabile, minimizzando la creazione di pieghe e sovrapposizioni. Inoltre, le forme sinuose contribuiscono a regalare una sensazione di maggiore naturalezza all’intera costruzione.

#2 Scava al centro per minimo 80/100 centimetri

Definiti i confini del laghetto, provvediamo con lo scavo del terreno, che dev’essere di minimo 80/100 centimetri di profondità per assicurare la massima protezione dell’ecosistema alle temperature estreme: in inverno, l’acqua non riuscirà a ghiacciare completamente e i pesci troveranno quindi riparo dal freddo; in estate, potranno spostarsi in profondità per difendersi dal calore presente in superficie.

#3 Prepara il terreno al telo impermeabile

Una volta terminato lo scavo e prima di procedere con la stesura del telo impermeabile, è necessario preparare il terreno: eliminiamo detriti, sassi e radici presenti sul fondo che potrebbero forare il telo.

Successivamente, realizziamo uno strato protettivo per il telo, composto da tessuto non tessuto, e uno strato di sabbia dallo spessore di circa cinque centimetri. È bene che la sabbia venga poi ricoperta da una rete antiroditori, per evitare che topi e talpe rosicchino il telo. Una volta effettuato anche questo step, sarà finalmente il momento giusto per stendere il telo impermeabile e, successivamente, procedere con l’inserimento dell’acqua.

Terreno

Preparazione del terreno

Primo scavo

Scavo profondo

Telo impermeabile

Aggiunta dell’acqua

Come rendere bello il laghetto e mantenerlo tale?

Una volta realizzate le fondamenta del laghetto, giunge il momento più bello: quello relativo al suo abbellimento. Proprio perché l’obiettivo è quello di costruire un ecosistema proprio a due passi dalla nostra abitazione, potremo arricchirlo con flora e fauna acquatica.

Per quanto riguarda la vegetazione, le ninfee sono le vere regine dei giardini acquatici, presenti in tantissime varietà: se le più comuni sono quelle bianche dalle sfumature rosa, è possibile trovarne anche rosse, fucsia e color crema. Alcune si contraddistinguono per la forma arrotondata, altre, invece, assumono una forma stellata, di grande fascino. Oltre alle ninfee, puoi scegliere anche i fiori di loto e le piante sommerse, che doneranno al laghetto un aspetto rustico e ancora più naturale.

Anche la presenza dei pesci è molto importante in un laghetto: in primis, specie come le gambusie divorano le larve di zanzare e, in secundis, non richiedono grandi accortezze. Generalmente, vengono preferiti i pesci rossi, che con le loro squame aranciate donano colore e vivacità all’intero ambiente. Nei giardini acquatici possiamo trovare anche le carpe koi, che rendono più sfarzoso il laghetto con le loro innumerevoli tonalità, dal bianco al giallo, passando per crema, marrone, nero e oro. Oltre alle specie di pesci, possiamo optare anche per le tartarughe, rettili mammiferi che conquistano il cuore di grandi e piccini.

 Oltre alla flora e alla fauna, decoriamo il nostro giardino acquatico anche per mezzo di elementi ornamentali. È possibile posizionare un bordo in pietra ricostruita sul perimetro del laghetto per nascondere l’attacco del telo, un camminamento attorno al laghetto e dei ciottoli bianchi sul fondo del laghetto. Inoltre, possiamo predisporre giochi d’acqua come le cascate da giardino che, di dimensioni diverse in base alla metratura del laghetto, conferiscono al giardino un effetto rilassante ed elegante: ammirare lo scroscio dell’acqua sarà davvero piacevole; oppure le lame d’acqua, che creano uno scenario suggestivo in tutto il giardino. Possiamo Inserire le water ball, soluzioni in acciaio estremamente resistenti che riflettono la bellezza dell’ambiente circostante. Integrare il laghetto con l’illuminazione da giardino: faretti o lampioncini ci permetteranno di godere della bellezza del laghetto anche al chiaro di luna.

Per consentire l’adeguato ricircolo e ossigenazione dell’acqua, dotiamoci di una pompa a ricircolo: grazie al suo filtro, garantisce agli organismi acquatici un ambiente ideale per vivere bene. Ricordiamo infine che, proprio perché l’obiettivo è quello di costruire un ecosistema, l’acqua non sarà mai limpidissima, bensì ambrata. Non cerchiamo quindi espedienti per rendere l’acqua cristallina, perché l’effetto non sarà più naturale e, oltretutto, i filtri più potenti non garantiranno un habitat salutare alle specie animali. Provvediamo con regolarità alla pulizia dei filtri della pompa e alla rimozione delle foglie cadute nel laghetto e delle alghe galleggianti poiché la loro decomposizione può causare la moria dei pesci e degli altri organismi.

Laghetto artificiale in giardino: come costruirlo, costi e manutenzione

Inserire uno specchio d’acqua in giardino o nel parco di una villa può essere un sogno ad occhi aperti, ma anche una follia realizzabile con un risultato splendido, perché i costi non sono molto alti e la gestione non è particolarmente, difficile se viene realizzato a regola d’arte. Un’area relax unica e splendida con l’acqua che scorre placidamente e i pesciolini che nuotano e che è anche perfetta per i bambini o per caratterizzare un angolo speciale si può realizzare in poche ore di lavoro.

Si può mettere un placido laghetto in giardini con grande metratura, oppure anche per quelli molto piccoli e il risultato è sempre originale e molto romantico, con la possibilità di personalizzare tantissimi aspetti per renderlo ancora più il tuo.

Cos’è un laghetto artificiale?

Idee Giardino, cos'è laghetto artificiale

Si tratta di un piccolo specchio d’acqua, di solito non più di qualche metro di diametro, spesso circondato da pietre e elementi decorativi e poco profondo sia per questioni di sicurezza che di costo, dove magari nuotano pesci adatti alla vita all’aperto in mezzo a ninfe e altre piante palustri.

Per creare un laghetto bello e suggestivo si deve realizzare un vero e proprio ecosistema, formato da fauna e flora in equilibrio, in cui i dettagli anche quelli nascosti sono importantissimi. È meglio conoscere alcuni degli elementi più importanti prima di cominciare a pensare di installarne uno.

Nella maggior parte dei casi il laghetto si trova scavato nel terreno, costruito in modo tale che l’acqua resti al suo posto e non crei ristagni che potrebbero far marcire le radici delle piante, ma a volte si preferisce usare una soluzione più rapida, ossia quella fuori terra.

Come costruire un laghetto fai da te in giardino

Idee Giardino, costruire laghetto fai giardino

Vediamo quindi come puoi costruire il tuo laghetto, rispondendo ad alcune semplici domande che però sono fondamentali per la corretta costruzione di un laghetto fai da te in giardino.

1. Dove e quando costruire il laghetto?

Anche se in molti non ci pensano, il quando è importante quasi quanto il dove, perché il laghetto è un ambiente con un ecosistema che deve essere in equilibrio e si deve poter evolvere per affrontare le stagioni, senza che ci siano eutrofizzazione o un eccesso di animali presenti, anche se si tratta di quelli molto piccoli e non soltanto i pesci.

È importante che l’installazione sia fatta in un periodo dell’anno che lascia il tempo necessario alla flora e alla fauna di svilupparsi. Di solito la realizzazione deve essere fatta nel periodo di tempo che va a cavallo tra inverno e primavera, perché così si avrà la fioritura in estate delle piante acquatiche (e il loro conseguente sviluppo).

L’orientamento invece dovrebbe possibilmente essere Sud ma va bene anche Sud-Est e Sud-Ovest, evitando invece il Nord, perché il rischio è di trasformarlo in una palude.

È necessario che l’area non sia eccessivamente soleggiata e se possibile ci deve essere un’ombra proiettata, magari da una staccionata, una siepe oppure un grande albero, perché altrimenti durante l’estate l’acqua potrebbe ribollire uccidendo i pesci e facendo proliferare in eccesso le alghe.

Idee Giardino, 1. dove quando costruire laghetto

Bisogna però anche evitare di scegliere come posizione per il nostro laghetto una non troppo vicina a un albero caduco perchè altrimenti in autunno le foglie lo riempiranno e marciranno sul fondo, costringendoci a chiamare il giardiniere, oppure infilarci gli stivaloni a co

scia e dare una pulita destabilizzando l’ecosistema, che essendo molto piccolo è anche piuttosto fragile.

2. Come si crea la sagoma?

Bisogna definire i confini del laghetto prima di cominciare i lavori, scegliendo sempre linee morbide e curve più o meno naturali, perché in questo modo il telo impermeabile che costituirà il fondo, se il laghetto è piuttosto piccolo, sarà più facile da stendere e non farà brutte pieghe, che potrebbero dare dei problemi di stabilità e causare infiltrazioni di acqua sotto e il conseguente sprofondamento.

Le forme sinuose sono da preferire perchè sono più più belle a vedersi e se si vuol ottenere un piccolo stagno piacevole, l’aspetto dovrà essere il più possibile naturale.

3. Scavare dal centro

La profondità della parte centrale del nuovo laghetto dovrebbe essere di 80-100 cm per uno specchio d’acqua non tanto grande, perché questo garantisce la sicurezza della struttura scavata e un buon ecosistema.

In inverno l’acqua, in questo modo, non ghiaccerà completamente e i pesci non moriranno. Inoltre le alghe avranno a disposizione abbastanza luce per crescere senza rischio di eutrofizzazione o che ci siano mucillagini e schiume.

Si può anche realizzare un laghetto più profondo con tutta libertà, ma bisogna sempre evitare che la sua pendenza si eccessiva, perché altrimenti c’è il rischio che ci siano scavi laterali da parte dell’acqua piovana che si infiltra che causano lo sprofondamento e lo strappo del telo di protezione, che trasformerebbe tutto in un disastro.

4. Preparare il telo

Una volta fatto tutto lo scavo, che sarà effettuato con la ruspa oppure a mano, dipende quanto vuoi faticare e quanto puoi spendere, è il momento di stendere il telo protettivo.

Per prima cosa si aggiunge sotto una rete anti roditori. Si tratta di un reticolato che garantisce una maggiore stabilità del fondo,ma soprattutto impedisce ai topi e alle talpe di scavare buche attraverso il telo e quindi di far filtrare l’acqua del laghetto in tutto il tuo terreno, che altrimenti rischierebbe impaludarsi di far marcire le radici.

Dopo si mette il telo impermeabile, badando sempre che sia il più liscio possibile, senza troppe pieghe, ma soprattutto poco visibile, per evitare un brutto effetto.

Il fondo del laghetto dovrebbe essere molto liscio per evitare tensioni per il telo impermeabile e che la fanghiglia diventi difficile da togliere e deve risultare invisibile una volta che tutto sia stato riempito di acqua. Di solito le isolette si montano sopra il telo.

5. Aggiungere l’acqua

Idee Giardino, 5. aggiungere l'acqua

Adesso si aggiunge l’acqua utilizzando la pompa del giardino solo se c’è un pozzo artesiano, perchè quella dell’acquedotto ha il cloro ed è pericolosa per pesci/piante.

Con un po’ di fortuna ci penserà la pioggia a riempire il laghetto, anche perchè in teoria dovrebbe essere una delle principali fonti di rinnovo dell’acqua, che deve essere sempre mantenuta a livello anche d’estate e che deve stare la temperatura giusta per non far bollire i pesci e le piante. Per ripristinare quella persa per evaporazione bisogna utilizzare la pastiglie che assorbono il cloro e lasciare decantare quella del rubinetto in una cisternetta per qualche giorno prima di aggiungerla nuovamente al laghetto.

6. Popolare il lago

Realizzate le fondamenta e messa l’acqua bisognerà abbellire il laghetto, creando un ecosistema stabile e sano con flora e fauna. Tra le piante più richieste ci sono le ninfee, che hanno bellissimi fiori fucsia, rosa e color crema con un ottimo effetto filtrante per l’acqua e foglie che galleggiano piacevolmente placidamente per tante stagioni. Esse sono delle piante perenni.

Ci sono poi i fiori di loto, famosi per il loro splendido aspetto e perché sbucano durante la fioritura oltre che tante piante sommerse, che lo renderanno un laghetto ancora più naturale e piacevole (diverse dalle piante sempreverdi).

Poi bisogna aggiungere i pesci. I più consigliati sono le gambusie, perché si nutrono delle larve delle zanzare e non hanno bisogno di particolare cura. Si possono anche aggiungere i pesci rossi di vario tipo, che hanno il vantaggio di non litigare più di tanto con le gambusie ed eventualmente si può optare anche per le carpe koi orientali, con colori che vanno dal giallo al bianco.

Si trovano esemplari dorati, color crema, nero e marrone intenso, molto belli perché nuotano placidamente e hanno scatti improvvisi che fanno apparire imprevedibile il loro comportamento. Oltre ai pesci si possono aggiungere anche delle tartarughe.

7. Rifinire l’opera

L’ambiente è quasi perfetto, ma per renderlo ancora più naturale si possono scegliere anche pietre ornamentali naturali o ricostruite, che vengono pensate per questo tipo di installazioni e si trovano anche in diversi stili, oppure aggiungere elementi decorativi orientali, come tempietti in pietra per dare più movimento e vendere più piacevole la vita intorno al laghetto.

Un camminamento fatto con lastroni di pietra è l’ideale, anche perché aiuta a proteggere meglio i punti di aggancio del telo ed evita che la pioggia dilavi quella la porzione di terra, rendendo instabile il laghetto.

8. Installare le cascatelle e le decorazioni

Idee Giardino, 8. installare cascatelle decorazioni

Si possono anche montare piccole cascatelle d’acqua, che hanno bisogno di un piccolo compressore elettrico ma che aiutano anche ossigenare l’ambiente evitando la sua eutrofizzazione.

Infine, volendo, si possono aggiungere delle water ball che sono delle sfere in acciaio che riflettono la luce e rendono più sognante l’ambiente oltre che integrare un po’ di illuminazione sopra o sotto il livello dell’acqua, con i debiti accorgimenti per ottenere un effetto davvero particolare.

Un fattore importante che deve essere tenuto in considerazione quando si sceglie di installare un laghetto artificiale in giardino è che l’acqua non sarà mai trasparente perfettamente, ma avrà sempre un colore simile a quello del tè piuttosto diluito. Questo è legato al fatto che ci sono componenti organiche presenti che mantengono vivo il sistema e che permettono a piante e animali di sopravvivere (non sono piante da appartamento con poca luce).

Occorrerà comunque montare una pompa di ricircolo con filtro per eliminare i detriti più pericolosi, cercando però di optare per una soluzione che non distrugga l’ecosistema fragile del laghetto. Inoltre, ogni tanto, ci sarà da rimuovere le foglie cadute e quelle galleggianti, perché la loro decomposizione produce sostanze tossiche che possono avvelenare i pesci del laghetto.

Laghetto preformato: cos’è e come utilizzarlo

Idee Giardino, laghetto preformato: cos'è utilizzarlo

In molti casi non si ha a disposizione un giardino particolarmente grande e soprattutto un budget altissimo per la creazione del laghetto. Una soluzione piuttosto facile da implementare in cortile è quella di scegliere una versione preformata. Si tratta semplicemente una vasca in resina o plastica, dotata di sostegni da interrare per creare un laghetto già pronto. In questo modo si può scegliere un design già rodato senza il rischio di incidenti di percorso, come per esempio chiusura a sacco del laghetto.

Ci sono versioni più o meno rigide di laghetto preformato. Alcuni modelli sono soltanto teli con la rete anti roditori già integrata e che richiedono intervento piuttosto facile, perché basta scavare la buca dove inserirli.

Molto più diffusi, però, sono i modelli in materiale plastico già completamente sagomati e rigidi che si inseriscono direttamente nel terreno già preparato o in un terrapieno.

Per questo tipo di laghetti sono da fare soltanto gli interventi di scavo e quelli di riempimento delle parti che non poggiano bene. Bisogna fare uno scavo un po’ più grande e poi versare sacchi e di sabbia per ottenere tutto l’equilibrio necessario.

I laghetti preformati hanno il grande vantaggio di essere già completamente pronti e in molti casi dotati di passacavi e dei raccordi per le pompe di ricircolo. Sono anche perfetti per l’installazione fuori terra.

Laghetto artificiale, la normativa in Italia

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In Italia la normativa per quanto riguarda i laghetti da giardino è piuttosto lasca e presenta un po’ di ambiguità. Fondamentalmente ad essere prese in considerazione sono le dimensioni generali dello specchio d’acqua, cioè il diametro del cerchio meglio dell’ellisse che contiene il laghetto. Vengono inoltre conteggiate la distanza da elementi sensibili come muri, edifici e la presenza di vincoli che possono essere urbanistici o ambientali.

Inoltre bisogna tenere in considerazione che sotto i 15 metri di diametro massimo si parla di laghetto ornamentale o piccolo stagno, mentre se si supera questa misura si passa alla diga che richiede di seguire la propria normativa. Spesso di tratta di biolaghi che di solito sono grandi, mentre per laghetti decorativi in giardino è tutto più facile. Se la profondità è sotto un metro e mezzo non c’è neanche bisogno di richiedere un permesso per l’installazione.

Se invece si supera la profondità e ci sono da seguire distanze di rispetto obbligatorie, come per le piscine, per evitare interazione con le strutture come le fondamenta.

Un laghetto, però, ha il vantaggio di avere una pendenza molto ridotta che non espone a rischio di erosione significativa. Uno specchio d’acqua di piccole dimensioni in giardino non richiede alcun tipo di permesso, un po’ come accade con il lastricato.

Se però ci sono dei vincoli perché la proprietà si trova all’interno di una zona protetta come un parco o un condominio, bisogna attenersi ai regolamenti, che possono essere anche particolarmente fastidiosi perché spesso limitano pesantemente le gettate di cemento e altri interventi fissi che possono occorrere per stabilizzare il laghetto.

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