Non sono ancora riuscito a fotografarlo ma ho già visto una decina di volte questo bellissimo picchio sul noce davanti all’Eremo. Cercherò di rimediare quanto prima!

 


Picus viridis

Il picchio verde (Picus viridis, Linneo 1758) è un uccello della famiglia dei Picidae, diffuso in Eurasia.

Aspetti morfologici

Distribuzione e habitat

È possibile osservare il picchio verde in Eurasia; esso nidifica in tutta l’Italia, escluse le isole più grandi.

Cibo ed Alimentazione

L’alimento principale della dieta deI picchio verde sono le formiche dei generi Lasius e Formica; occasionalmente si può nutrire di altri tipi di insetti, di piccoli rettili o di larve. A differenza di altre specie di picchio (ad es. il Dendrocopos major), il Picchio Verde può perforare solo legno non eccessivamente duro, prediligendo quindi la ricerca di insetti a terra come modalita’ principale per il procacciamento del suo cibo

Riproduzione

Nidifica in buchi scavati negli alberi da marzo ad inizio estate: depone da cinque a sette uova, di colore bianco brillante, che vengono covate da entrambi i genitori per circa due settimane.

Miti, leggende e simbolismo

Secondo Ovidio il picchio verde era originariamente un uomo affascinante di nome Pico, re dell’Ausonia e fondatore di Albalonga, che aveva sposato la ninfa Canens, figlia di Giano e della ninfa Venilia. Durante una battuta di caccia, vestito con un mantello di porpora fermato sulla sommità da una borchia dorata, lo vide Circe, figlia di Elio e di Perseide, che scendeva dal monte a lei intitolato (il monte Circeo) e se ne invaghì. Isolatolo dai compagni di caccia grazie al ricorso alle sue arti magiche, Circe gli apparve e gli dichiarò il suo amore, ma Pico la rifiutò dichiarandosi fedele alla moglie Canens. Infuriata, la maga lo trasformò in un uccello, appunto il picchio, che mantenne i colori del mantello (la testa del Picchio verde è rossa) e della borchia (il collo dell’uccello è giallo).

Pico era stato anche un augure e quindi era considerato uccello molto importante per gli auspici. Per gli Umbri era considerato uccello beneaugurante. Plutarco sostiene che il picchio era uccello sacro a Marte. Il picchio verde era il totem del popolo piceno e in quanto tale è raffigurato nello stemma della regione Marche. Secondo una leggenda appartenente alla cultura cristiana, allorché Dio, durante la Creazione del mondo, volle creare fonti, fiumi e ruscelli, chiese aiuto a tutti gli uccelli dal becco robusto e l’unico che non rispose all’appello fu il picchio, per cui Iddio lo punì dicendogli che non avrebbe più potuto bere una goccia d’acqua che avesse toccato terra. Per questo, quando è assetato, il picchio si rivolgerebbe a Dio con un grido ripetuto, chiedendogli di far cadere acqua su foglie e rami degli alberi e Dio, misericordioso, gli manderebbe la pioggia. Da questa leggenda nacque la credenza che il picchio che grida ripetutamente annuncia pioggia.

In alcune tradizioni cristiane, la determinazione con cui il picchio verde caccia ostinatamente larve e vermi penetrando con il becco nella corteccia degli alberi ne ha fatto il simbolo del Cristo, che stana senza tregua il Demonio dalle anime.

Il picchio è anche rappresentato in araldica.

FONTE


Picchio verde (Picus viridis)

Questo splendido animale è avvistabile nei boschi maturi, nelle radure a ridosso delle aree forestali e nei campi. Talvolta si spinge anche nei parchi urbani, dove sono presenti ampi prati e vecchi alberi. Il picchio verde (Picus viridis) si distingue dal picchio rosso maggiore per le dimensioni assai più grandi (31 -33 cm) e per la colorazione verde acceso del piumaggio con dorso giallo appariscente. Il capo è ornato da una cresta rossa ben evidente. Il colore verde rende questo animale mimetico, soprattutto quando si posa su campi e prati, dove trova i numerosi insetti di cui si ciba. Il maschio si distingue dalla femmina per la presenza di un evidente mustacchio rosso vicino al becco. Più terricolo di altri picchi, lo si osserva spesso al suolo, intento a nutrirsi di formiche o altri insetti che cattura con la lunga lingua. Anche il picchio verde costruisce il nido su alberi morti scavando una cavità profonda. Il foro di entrata (diametro 5- 7 cm) è più ampio di quello del picchio rosso e, con un po’ di allenamento, è possibile distinguere i nidi delle due specie osservando il diametro del buco. Questo animale emette talvolta un richiamo molto caratteristico, simile ad un’acuta risata che riecheggia nei nostri boschi.

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