In questi giorni ho messo mano alla grafica del logo “KuboSphera” per la settima volta… colgo l’occasione per raccogliere in questo articolo la storia evolutiva del layout del “Medaglione” simbolo della Gilda Esploratori Erranti.

Tutto è iniziato nel periodo della vacanze natalizie del 2005. Ormai da mesi i “raminghi” delle Terre di Kaladish si riunivano puntualmente nei pressi del bivacco alle porte di Lunthier. A un certo punto i personaggi più carismatici del gruppo proposero di organizzarsi in una gilda… fondammo così la Gilda degli Esploratori Erranti.

Io mi presi l’onore e l’onere di disegnare il logo a suo simbolo. In quel periodo della mia esistenza stavo approfondendo con passione lo studio della cultura celtica e stavo rileggendo testi di Jung. Eravamo da poco tornati da un periodo in Scozia dove ero rimasto affascinato dai miti locali e dalla presenza di diversi alberi grandi e maestosi… e così integrai nella prima grafica che realizzai:

  • Le iniziali di “Esploratori Erranti”, speculari e intervallate da un Taijitu (1);
  • L’albero della Vita (2);
  • Un Drago serpentiforme nell’apparato radicale dell’albero (3).

Editai poi il tutto con Autodesk Maya 3D, utilizzando nelle prime bozze texture lignee (quercia) e metalliche (bronzo) (4), per poi passare a una grafica “disegnata” più consona all’ambientazione medieval-fantasy del gioco (5).

Il 23 gennaio 2006 venne ufficialmente fondata la Gilda Esploratori Erranti con una grande festa durata più giorni (e notti!), che vide partecipare tutta la popolazione delle Terre di Kaladish. In quell’occasione il signore locale concesse alla neo Gilda l’uso di un grande appezzamento di terra alle porte di Lunthier, in modo che finalmente i “raminghi” potessero erigervi il loro “Eremo”… in cambio della garanzia dei loro servigi futuri in qualità di consiglieri, guide, esploratori, messi e diplomatici.

Nei mesi seguenti, mentre si “costruiva” l’Eremo, riflettei su una “incongruenza tematica”: pur profondamente convinto dell’importanza del simbolo “Taijitu” inciso sul tronco dell’albero della Vita, la sola sporadica visita di alcuni “shaolinquan” (monaci combattenti) nelle Terre non ne giustificava la presenza in una posizione così evidente nel medaglione… e così a giugno 2006 lo sostituii con un primo “Triskell” (o trìscele) tradizionale celtico (6). Durante l’estate pensai poi che avrei potuto rendere il concetto di ciclicità dando enfasi all’alternarsi delle quattro stagioni, modificando la grafica della chioma dell’albero della Vita (da sinistra a destra: inverno, primavera, estate, autunno) (7). A fine settembre 2006, editai ancora il “Triskell” con linee più moderne, lo colorai di verde smeraldo (così come l’occhio del drago serpentiforme), cambiai la texture, applicai qualche filtro ed ottenni la versione di base del medaglione usata tutt’oggi (8).

La scelta del nuovo “Triskell” fu affidata a un sondaggio sul nostro Forum (giugno 2006):

Nel 2011 iniziai ad approfondire lo studio della Belle Epoque (Art Nouveau, Liberty) e mi appassionai a quel nuovo filone della narrativa fantascientifica definito poi “Steampunk”. Mi adoperai quindi per inserire nel simbolo della Gilda elementi grafici in tema, come ingranaggi e meccanismi analogici.

Entusiasmato dallo strumento “giroscopio” scrissi in quei giorni (nota riportata nel BG2 il 25.08.13):

Giroscopio: un simbolo degli EE 

In Kaladish, se ricordate, venivano consegnati particolari oggetti simbolici ai Raminghi e agli Esploratori per stabilirne lo status di appartenenti alla Gilda…
Oggi, definito sempre meglio cosa intendo per “Esploratore Errante”, utilizzerei come oggetto simbolico il giroscopio: nei miei pensieri è forse l’oggetto che meglio rappresenta la capacità di mantenere -almeno per un certo periodo- un proprio equilibrio interiore vagando nelle traversie esistenziali!

Il giroscopio è un dispositivo fisico rotante che, per effetto della legge di conservazione del momento angolare, tende a mantenere il suo asse di rotazione orientato in una direzione fissa. In termini matematici, un corpo rigido S è un giroscopio se il tensore d’inerzia relativo al baricentro ammette un autovalore semplice e un autovalore doppio. L’autovettore corrispondente all’autovalore semplice è detto asse giroscopico.
Essenzialmente è costituito da un rotore a forma di toroide che ruota intorno al suo asse (asse di spin), quando il rotore è in rotazione il suo asse tende a mantenersi parallelo a sé stesso e ad opporsi ad ogni tentativo di cambiare il suo orientamento. Questo meccanismo fu inventato nel 1852 dal fisico Jean Bernard Léon Foucault nell’ambito dei suoi studi sulla rotazione terrestre. Se un giroscopio è installato su una sospensione cardanica che permette alla ruota di orientarsi liberamente nelle tre direzioni dello spazio, il suo asse si manterrà orientato nella stessa direzione anche se il supporto cambia orientamento.
L’effetto giroscopico è presente come effetto collaterale in tutti i dispositivi in rapida rotazione quali i volani e gli hard disk per computer e deve essere tenuto in considerazione nella progettazione.
Un giroscopio mostra una serie di fenomeni, tra cui la precessione e la nutazione.
Il principio del giroscopio è sfruttato per costruire:
– Girobussola, un dispositivo in grado di sostituire la bussola magnetica (indica il nord vero a differenza della bussola magnetica che indica il nord magnetico).
– Il giroscopio è utilizzato sulle navi militari per mantenere la punteria dei cannoni lancia missili verso un bersaglio e le antenne verso un satellite, svincolando il puntamento dai movimenti di rollio e beccheggio della nave stessa.
– Nei satelliti artificiali, nelle sonde spaziali e nella navi spaziali è alla base del sistema di guida inerziale, che mantiene orientato il veicolo rispetto alle stelle fisse, in particolare nel Telescopio Spaziale Hubble è usato per mantenere puntato con precisione il telescopio verso il punto di osservazione.
– Yo-yo
– Armi da fuoco, per imprimere una rotazione nel moto dei proiettili, infatti le canne di molte armi da fuoco presentano una rigatura interna leggermente elicoidale che imprime al proiettile una rotazione in grado di conferire stabilità alla traiettoria, mantenendo il proiettile allineato sempre nella stessa direzione.
– Powerball, vengono usati come allenamento per i muscoli delle braccia
– Moto radiocomandate, nei modellini di moto radiocomandate, viene usato un giroscopio nella ruota motrice, per poter mantenere l’equilibrio.
– Negli Stati Uniti, nei primi anni 2000 è stato inventato un piccolo veicolo a due ruote mantenuto verticale grazie a un sistema di giroscopi e sistemi di retroazione sui motori, chiamato segway HT.

Il giroscopio è da sempre uno dei simboli della GEE poichè è forse l’oggetto che meglio rappresenta la capacità di mantenere -almeno per un certo periodo- un proprio equilibrio interiore vagando nelle traversie esistenziali…
Nell’operazione di restyling del medaglione GEE, oltre a sostituire la scritta con il motto stavo pensando di renderlo “mobile” con due perni: il primo tra bordo e logo, il secondo, perpendicolare tra le due EE… così sarebbe esso stesso un giroscopio!

Elaborai quindi una prima forma di medaglione tridimensionale che potesse girare su un asse verticale e su uno orizzontale, simulando un giroscopio:

Nell’inverno 2011/12 realizzai alcuni prototipi di medaglione tridimensionale… ma i risultati non erano abbastanza solidi, leggeri, funzionali. Così nel febbraio 2012 modificai profondamente il progetto… integrandolo con un’altra grafica elaborata  tanti anni prima per un altro progetto denominato “KUBOSPHERA“:

 

Nella versione definitiva i movimenti del medaglione sono stati semplificati a garanzia di maggior funzionalità e solidità: un perno fissato alla cornice, per fare ruotare tutto il medaglione sull’asse verticale, e un perno sul retro del lato con l’albero della Vita (a metà tronco) che permette all’emblema “KuboSphera” di ruotare sull’asse orizzontale. A questo perno ho dato forma di un ingranaggio.

Ho poi dato maggior enfasi al fuoco che esce dalla bocca del Drago serpentiforme e ho sostituito la scritta “Gilda Esploratori Erranti” con il motto della stessa: “NUMQUAM QUIESCERE” (tr. mai stare fermi, mai fermarsi).

E così il medaglione è rimasto per undici anni! 😆😆😆

Sino alla scorsa settimana… quando ho deciso di modificare la grafica del logo “KuboSphera”, variandone alcuni colori e associazioni a seguito della riorganizzazione delle sezioni del nostro blog, il “BroomGulf”, versione 3.2:

Nella nuova versione definitiva, essendo ormai il medaglione della Gilda Esploratori Erranti svincolato dall’ambientazione de “Le terre di Kaladish”, ho sostituito l’ingranaggio sul perno con un Taijitu.

In futuro (quando troverò il tempo) rimetterò mano al simbolo per renderlo graficamente ancora migliore e cercherò di concretizzare un oggetto materiale fruibile e di buona qualità! 😉